Il giardino di Tarzan

Relazione della via Il giardino di Tarzan sul sojo Bostel in val d'Astico, aperta da Tranquillo Balasso e Erminio Xodo nel 2017.

Foto del percorso

L'allenamento pari a zero, il percorso con molte foglie e terriccio e la partenza con molto freddo non mi hanno fatto apprezzare questa via, che però risulta molto logica e con roccia accettabile...

Avvicinamento
Dal parcheggio auto scendere lungo la strada fino a circa 100 metri dal 6° tornante.
Qui a sinistra parte un sentiero (sentiero dei Dàmari) con bolli gialli.
Lo si segue fin sotto la parete, e lo si abbandona girando a sinistra per qualche metro arrivando all'inizio della via.
L'inizio è evidente, una fessura con chiodo rosso in alto.

Panoramica di tutto il percorso

  • Dislivello della via: 260 metri circa;
  • Materiale occorrente: 12 15 cordini con moschettoni, martello con 2 3 chiodi (non si sa mai), utili dadi e friends;
  • Chiodatura: alpinistica, pochi chiodi (i cordoni sia di sosta che di via sono abbastanza logori, tenete presente che sono da 4 anni esposti al sole e alle intemperie).
    C'è comunque la possibilità di aumentare le protezioni anche su piante;
  • Tiri di corda: 9 da circa 35-40 metri;
  • Difficoltà obbligatoria: 4+;
  • Difficoltà d'insieme: 3 e 5+;
  • Roccia: buona.

La via
  1. Il primo tiro è forse il più impegnativo, lungo la fessura iniziale 4+ 5+;
  2. ora si va decisamente a sinistra su terreno più facile fino alla sosta;
  3. su diritti a prendere il pilastro vero e proprio 3 4;
  4. sempre diritti trovandosi il percorso migliore che comunque è molto logico, con qualche passaggio impegnativo 4+ 5;
  5. seguire sempre dove si vede la pulizia del seghetto di Tranquillo 3 4;
  6. anche questo tiro ha qualche breve tratto impegnativo 4+ 5;
  7. il settimo tiro si inoltra in una zona più boscosa (il giardino di Tarzan?) con qualche passaggio di 4+;
  8. ora la presenza di più piante aiuta nelle protezioni, ancora qualche passaggio di 4;
  9. la partenza del nono tiro non è per niente semplice, io l'ho trovata terrosa e bagnata, ho dovuto lanciare un cordino sulla piantina soprastante e issarmi di braccia, poi 3 4.


Qui sotto ad un tetto si trova il libretto e finisce la via.

La discesa
Ora si va verso destra superando un paio di facili risalti rocciosi fino ad entrare nel bosco.
Da qui su diritti per il bosco fino ad incontrare un sentiero con segni rossi.
Ora a sinistra (ovest) per un lungo tratto senza perdere o guadagnare quota fino ad una zona recintata da attraversare (richiudere i cancelli).
Vicino al palo della linea elettrica parte il sentiero in discesa con bolli gialli e belle mura di terrazzamenti a sinistra.
Si continua a seguire i bolli gialli con tratti ripidi fino alla strada (10° tornante).
Continuando a sinistra seguendo i bolli gialli si arriva alla macchina.

Impressioni
Mi aspettavo una via più bella, ma è il mio stato di forma che mi ha fatto "tribolare".
Rendo merito agli apritori di aver trovato una via di difficoltà contenute in mezzo a queste pareti, e di averci "ravanato" per bene, trovando tra l'altro un percorso molto logico.

Qui la traccia gps

Qui la relazione degli apritori


Articolo tratto da: FuoriVia la montagna nascosta ma non solo - http://fuorivia.altervista.org/
Pubblicato Domenica 09 Gennaio 2022 - 17:18 (letto 6859 volte)
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