Cima Lastei; via Ago e Filo

Dopo un paio di tentativi andati a vuoto per non aver trovato la forcella giusta di inizio della via, finalmente nell'agosto 2013 siamo riusciti almeno ad arrivare all'attacco e a fare il primo tiro...

Le relazioni trovate in rete non sono molto chiare e, secondo me, anche imprecise.

Riporto qui la nostra esperienza.

Dal parcheggio per il rifugio Treviso in val Canali si prende il sentiero per il bivacco Minazio nel Vallon delle Lede.
Il sentiero è ripido e faticoso con superamento di qualche barriera rocciosa di 1 grado, però segnato molto vistosamente di recente.
A circa 10/15 minuti dal bivacco, sulla destra si apre il Vallon dei Colombi, compreso fra la Pala dei Colombi e la Cima del Conte.
In prossimità di un grosso masso sul sentiero, ometto abbastanza grande, si abbandona il sentiero e si risale il vallon dei Colombi fra erba e sfasciumi.
Lo si risale completamente fin sotto le gialle pareti che lo chiudono in alto.
Ora guardando a destra si vede molto bene l'Ago Canali che è diviso dalla cima Lastei dalla forcella che ci interessa.
A questa forcella si arriva salendo il canale che molto spesso è innevato e presenta passaggi di 2 grado su roccia non molto solida ma nemmeno pessima.
Qui ci sono cordoni per scendere in doppia sia sul lato appena salito che sull'altro versante per andare verso l'attacco della Cappellari-Lotto.
Calcolare circa 3 ore dal parcheggio auto alla forcella.

Dalla forcella parte la via Ago e Filo, clessidra con cordone sopra la testa.

Si sale direttamente per circa 10-15 metri la parete verticale di ottima roccia (4+ 5) clessidre e spuntoni, quindi in obliquo verso sinistra (4 4+) fino a raggiungere una clessidra con cordone e fettuccia, eventuale sosta scomoda, oppure continuare ancora per qualche metro a sinistra fino a portarsi sotto il diedro-camino giallo, sosta più comoda su clessidra.

A questo punto vista la nostra lentezza, ci aspettavamo una via di difficoltà più contenute (massimo 4 grado) e il tempo molto incerto, abbiamo deciso di scendere con una doppia che ci ha depositati una decina di metri sotto la forcella.

A occhio la via prosegue per il diedro-camino che visto da sotto sembra molto bello e con difficoltà come il primo tiro.


Articolo tratto da: FuoriVia la montagna nascosta ma non solo - http://fuorivia.altervista.org/
Scritto da adminFuorivia, Martedi 13 Agosto 2013 - 07:17 (letto  15250 volte)
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